Economia stabile nonostante la crisi

La Polonia è l'unica economia dell'Europa emergente ad avere finora parato i colpi della recessione. Il Fondo monetario internazionale ha elogiato la "solida" politica economica di Varsavia, che ha permesso al paese di contenere la crisi globale (le stime sul PIL 2009 oscillano tra -0.8 e + 1,4%) molto meglio di quanto abbiano fatto i paesi vicini. La capacita di resistere della Polonia nasce dal fatto che può contare su un ampio mercato interno, con l'export che rappresenta circa il 40% del PIL. La Polonia è meno volturabile agli shock della domanda estera. Una mano è arrivata anche dalla svalutazione dello zloty.
Nei giorni scorsi il governo del premier Donald Tusk ha deciso di rilanciare le privatizzazioni, e ha predisposto un piano di marcia che dovrebbe concludersi entri il 2011. Prevista la cessione delle quote di partecipazione in circa 800 imprese per 7,4 miliardi di euro. I motivi di interesse degli investitori stranieri vanno al di là del piano di privatizzazione. Sono circa 1500 le aziende riconducibili a capitale italiano in Polonia. C'è consapevolezza di quanto il mercato può offrire in termini di lavoro qualificato, di infrastrutture, di fondi comunitari.
La crisi c'è ma durante questo periodo Polonia ha dimostrato che ha le spalle larghe.