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Seconda Guerra Mondiale in Polonia
- 1 Settembre 1939: i Tedeschi danno inizio alle ostilità contro la Polonia; alle 4:45 di mattina la nave corazzata Schleswig-Holstein inizia il bombardamento della Westerplatte, la fortezza di Gdańsk (Danzica).
- L'armata tedesca oltrepassa la frontiera polacco-tedesca per tutta la sua lunghezza distruggendo città, villaggi e campagne incontrati lungo il cammino.
- I soldati tedeschi sfondano la barriera della frontiera nelle vicinanze di Gdańsk (Danzica).
- Dopo l'invasione del territorio polacco i Tedeschi iniziano subito esecuzioni di prigionieri di guerra, di uomini politici, di cultura e scienza, attivisti, persone civili prese a caso.
- Dopo sette giorni di eroica resistenza la guarnigione di Westerplatte (200 uomini) è capitolata.
- La guerra-lampo di Hitler e la marcia delle divisioni tedesche verso la capitale polacca Varsavia, furono ostacolate, sulle proprie retrovie, dalla controffensiva delle congiunte armate polacche Poznan e Pomorze (Pomerania). I combattimenti durarono quattro giorni entrando nella storia come la Battaglia sulle rive del fiume Bzura.
- I pochi aerei, che facevano parte delle Forze Aeree Polacche, difesero Varsavia fino alla fine; quando non ci fu più nessuna speranza di salvare la capitale, gli apparecchi indenni ed i loro equipaggi vennero trasferiti nell'Est della Polonia. Dopo l'invasione del paese da parte dell'Armata Rossa, il restante di queste forze aeree si rifugiò in Romania, nazione allora neutra.
- 17 Settembre 1939: l'Armata Rossa ha invaso il territorio polacco conformemente alle disposizioni segrete del patto Ribbentrop-Mołotov. Questa invasione ha segnato la fine delle forze armate polacche. I Tedeschi e i Sovietici, di comune accordo, hanno tracciato una nuova frontiera, tagliando la Polonia in due parti.
- Alla fine dell'agosto 1939, di fronte alla schiacciante superiorità militare nemica, tre navi di linea, per non cadere nelle mani degli invasori presero il largo con rotta verso l'Inghilterra. Due sottomarini, in seguito, si riunirono, eludendo la vigilanza tedesca sul Baltico, quando le possibilità di combattimento erano esaurite.
- I soldati, scappati alla morte ed alla prigionia, attraversarono la Romania e l'Ungheria arrivando fino in Francia. Grazie ad un enorme sforzo organizzativo, l'Armata Polacca in Francia, già nel maggio 1940 contava 84000 tra soldati ed ufficiali.
- Gli alpini della BRYGADA PODHALANSKA, formatasi in Francia, combatterono a Narvik.
- All'inizio del 1940, in Scozia, inizia la formazione dei reparti aerei polacchi i quali si sono distinti successivamente nella Battaglia d'Inghilterra.
- Tra i 1730 aerei tedeschi abbattuti dalla RAF (Royal Air Force) 250 furono distrutti da piloti polacchi.
- I soldati, che dopo la caduta della Polonia si sono ritrovati nel Vicino-Oriente, hanno partecipato alla difesa di Tobruk tra i ranghi della Brygada Karpacka (Brigata dei Carpazi).
- Dopo lo scoppio della guerra tra Germania ed Unione Sovietica (21 giugno 1941) le autorità sovietiche decretarono un?amnistia in favore dei Polacchi deportati in Unione Sovietica. Ai termini di un accordo militare sovietico-polacco venne formata l'Armata Polacca sotto la guida del Generale Władysław Anders, uno dei pochi ufficiali polacchi sopravvissuti alla prigionia sovietica (la maggior parte di loro - oltre 18000 nel 1940, fu sterminata dal NKVD, l'organo dei servizi segreti sovietici, predecessore del KGB) nei boschi intorno a Katyń. Dopo l'applicazione dell?amnistia, decine di migliaia di Polacchi abbandonarono le prigioni ed i campi di lavoro forzato per raggiungere i posti di adunata dell?armata in formazione.
- Tutti gli sforzi dei sovietici per sottomettere politicamente l'armata del generale Anders fallirono. Nel maggio 1943 l'Armata Polacca, con l'accordo del Kremlino, si recò in Iran passando sotto controllo britannico. Il governo sovietico allora accettò di creare nuove formazioni militari polacche, le quali, questa volta, furono dirette dai comunisti polacchi. La I Divisione nacque nella località Sielce sulle rive del fiume Oka (affluente del Volga).
- Già durante la campagna del Settembre 1939 si formarono le unità militari e le strutture politiche clandestine. La più importante, l'ARMIA KRAJOWA (AK, Armata Nazionale) dipendeva dal governo polacco in esilio a Londra.
- Informazione e propaganda erano aspetti molto importanti della vita clandestina. Quasi tutti i movimenti avevano la propria carta stampata e spesso con un?alta tiratura. Già dal 1939 i Tedeschi avevano vietato ai Polacchi l'insegnamento a livello medio e superiore. In risposta immediatamente furono organizzati corsi clandestini di scolarizzazione a tutti i livelli; così pure come venivano pubblicati i libri polacchi.
- Fin dall'inizio, lo scopo principale dei Tedeschi consisteva nello sterminio degli Ebrei. Dall'autunno del 1939 nella maggioranza delle città polacche furono organizzati i ghetti. Gli Ebrei polacchi, che vivevano lì in una infernale promiscuità, erano privati dei mezzi di sostentamento ed erano destinati a morire di fame. Nella primavera del 1942, i Tedeschi intrapresero la liquidazione totale dei ghetti deportando i loro abitanti nei campi di sterminio. Nell'aprile 1943, nel ghetto di Varsavia, scoppiò un'insurrezione senza precedenti.
- Fin dall'inizio dell'occupazione tedesca le forze clandestine polacche non smisero mai di informare gli Alleati, tramite il governo polacco in esilio a Londra, dello sterminio degli Ebrei, ma purtroppo per un lungo tempo nessuno sembrò crederci o darci importanza. Migliaia di Ebrei si nascondevano dall'occupante con la complicità di famiglie polacche, ben coscienti di essere a rischio di morte, secondo il decreto tedesco, per qualsiasi tipo di aiuto dato agli Ebrei. Numerosi Polacchi, così, hanno pagato con la loro vita il soccorso dato ai perseguitati. Il 4 dicembre 1942 è stato fondato, dai clandestini polacchi, il Consiglio d'Aiuto per gli Ebrei ZEGOTA, l'unica organizzazione di questo tipo in Europa.
- Dopo l'attacco tedesco all?Unione Sovietica, nel giugno 1941, centinaia di migliaia di soldati sovietici furono fatti prigionieri. I Tedeschi li portarono in Polonia, internandoli negli accampamenti e disponendoli, nella maggior parte, nei campi, a cielo scoperto e circondati solo da filo spinato dove morivano di fame e di stenti. Gli unici aiuti pervenivano dalla popolazione autoctona polacca. Però, questo aiuto, a tutti i Polacchi presi in flagrante, costava la vita.
- L'apporto polacco nella vittoria degli Alleati non si limitò soltanto ai combattimenti militari. Già nel periodo prima della guerra, negli anni 1933/1938, i matematici e specialisti codificatori polacchi erano riusciti a mettere in chiaro il sistema di cifratura della macchina codificante tedesca Enigma. Da allora le loro copie furono costruite in Polonia. I servizi d'informazione polacchi le consegnarono alla Francia ed all'Inghilterra alla fine del luglio 1939.
- Lo scopo principale di AK consisteva nell'organizzare una sommossa in Polonia contro i tedeschi (nome in codice di questa campagna: La tempesta) nel momento più appropriato bloccando il potere nazista. Su ordine del proprio capo-comandante, generale Tadeusz Bor Komorowski, nel giugno 1943, i distaccamenti di AK entrarono in azione. Furono organizzati numerosi atti di sabotaggio nelle retrovie delle armate tedesche con lo scopo di paralizzare le comunicazioni stradali e ferroviarie. AK collaborava anche con l'Armata Rossa specialmente nella liberazione delle città polacche. Sfortunatamente in seguito i sovietici disarmavano i partigiani deportandoli nei campi di lavoro in territorio sovietico al fine di arruolarli nell'armata polacca controllata dal governo di Mosca.
- All'inizio del 1944 il II Corpo dell'Armata Polacca del generale Władysław Anders fu inviata in Italia. Ad aprile prese parte alla battaglia di Montecassino, punto chiave della difesa tedesca, ostacolo per gli Alleati sulla strada verso Roma. Dopo sei giorni di accaniti ed impegnativi combattimenti, il 12 aprile 1944, i soldati polacchi raggiunsero la cima della montagna ed il monastero.
- Il 1 agosto 1944, l'armata sovietica si fermò nei pressi di Varsavia. Allora il generale Bor Komorowski diede ordine alla sua armata clandestina di liberare la capitale dal giogo tedesco. L'insurrezione di Varsavia fu soffocata dai Tedeschi dopo 63 giorni di combattimenti, durante i quali gli insorti diedero prova di un notevole eroismo. L'Armata Rossa non venne in loro aiuto. Più di 16000 insorti e 190000 civili (in massima parte abitanti di Varsavia) furono uccisi. I Tedeschi costrinsero tutti i sopravvissuti ad abbandonare la loro città.
- L'Armata Polacca, aggregata all'Armata Rossa, nella sua marcia verso Ovest incontrò una forte resistenza sulla linea di fortificazione costruita dai Tedeschi nel tratto di frontiera polacco-tedesca precedente la guerra. Questa linea, WAŁ POMORSKI o POMMERNSTELLUNG, sistemata davanti il fiume Odra (Oder), costituiva l'ultimo bastione difensivo di Berlino. La I Divisione dell'Armata Polacca, a prezzo di tre durissimi combattimenti, la sfondò e così aprì un'enorme breccia.
- Dopo lo sbarco degli Alleati in Normandia, alla fine di luglio del 1944, vi fu inviata la I Divisione Corazzata del generale Stanisław Maczek, la quale si distinse particolarmente durante gli scontri di Falais, Chambois, Mont Armel dove sostenne la sua più grande battaglia di tutta la guerra. In seguito partecipò alla liberazione di Belgio e Paesi Bassi.
- 4 maggio 1945: la Divisione Corazzata del Generale Stanistaw Maczek attaccò la linea di difesa tedesca di WILHELMSHAWEN.
- Le unità polacche scelte della I Divisione di Fanteria Tadeusz Kościuszko presero parte anche all'assalto finale di Berlino.
- Varsavia, città distrutta per il 75% prima durante i duri combattimenti, e successivamente dalla premeditata furia dinamitarda tedesca, è diventata simbolo di un paese che in una guerra , seppure vittoriosa, non solo ha perso sei milioni di uomini, ma contemporaneamente ha perso la propria indipendenza a vantaggio del suo vicino dell'Est.
Testo: MARIAN KAFARSKI (AFP di Varsavia)
Dnia 25 listopada odbyła się wystawa zatytułowana: ?Pagine della Storia - Polonia?, poświęcona:
1) 60-tej rocznicy zakończenia II wojny światowej,
2) 214-tej rocznicy proklamacji Konstytucji 3 Maja,
3) 1-wszej rocznicy przystąpienia Polski do Unii Europejskiej.
Przy ścisłej wsp�łpracy z Akademią Sztuk Pięknych w Reggio Calabria ? w osobie Prof. Giuseppe De Gregorio, oraz z Uniwersytetem dla Cudzoziemc�w ?Dante Alighieri? ? w osobie Prof. Pasquale Amato, oraz zespołem polskim, w lokalach Akademii, została zainaugurowana 10-dniowa wystawa fotograficzna poprzedzona seminarium naukowym, przybliżającym swoją tematyką historię Polski, jej wkładu w wydarzenia II wojny światowej oraz poszukiwaniem jej miejsca w codzienności Unii Europejskiej.
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